Anche tra gli esseri umani, proprio come in natura, ci sono i cactus e i tulipani. I primi passano il tempo a difendersi e si costruiscono corazze e spine per proteggersi, i secondi si aprono al sole e dischiudono con delicatezza i loro petali al mondo.
I primi vivono nel deserto, in assoluta solitudine, i secondi in distese di campi fioriti…
Il fatto è che senza vulnerabilità non esiste amore. Aprire il cuore è rischioso perché si può venir feriti ma tenerlo chiuso non permette ad alcunchè di entrare: né gioia, né condivisione, né tenerezza, né calore. E allora occorre accettare il rischio e scoprirsi un poco e poi ancora un poco e un poco…
Un cuore aperto attira un altro cuore, un cuore chiuso lo respinge.
Ma un cuore è chiuso perché è cresciuto nel deserto: sarebbe morto senza corazza e senza spine. Duro è il cammino per lasciar andare l’armatura quando non serve più… Eppure l’amore è contagioso: impossibile ritrarsi alla sua danza. Se tu ti apri forse lo posso fare anch’io… Ci vuol coraggio a mostrare timori e debolezze, a togliere la maschera e far vedere il volto vero, quello originale.
Eppure che bellezza quando appare ! E quanto amore che sprigiona quell’incontro ! Forza e fragilità: ecco il segreto. Un equilibrio precario ma perfetto. Allora e solo allora c’è l’intreccio. Come tra un fiore e una farfalla… Domani forse non ci saranno più ma tra loro è rimasto per sempre il dono e nell’aria la traccia di una danza e di un profumo…
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