Fare senza fare
- elenabalsamo17
- 9 gen 2022
- Tempo di lettura: 1 min
In cinese si dice “Wu-wei “: è l’arte taoista del fare senza fare.
Mi ci sono voluti anni per capire. Sembra un paradosso a prima vista: agire o non agire ? Muoversi o aspettare ?
Poi ti rendi conto che wu-wei è ben altro… Devi arrivare allo stremo per comprendere, quando, sfinito dallo sforzo, non puoi far altro che fermarti a riposare. Allora ecco arriva l’intuizione: quando ti arrendi, allora capisci.
Wu-wei: andare avanti un passo dopo l’altro, con calma, senza tensione e poi affidarsi con fiducia totale, estrema.
Agire sì ma senza aspettative, senza attaccarsi ai risultati, agire come se dipendesse da noi ciò che in realtà da noi non dipende… Fare e lasciare che sia.
Wu-wei: una madre lo conosce bene, lei che lavora duramente per mettere al mondo il suo bambino ma poi lo lascia andare perché sa che è figlio della Vita.
Gesù diceva “Essere nel mondo senza essere del mondo”: è un po’ la stessa cosa. Vivere da uomini confidando in Dio.
“Il Signore è mia roccia e mia salvezza, di chi avrò timore ?” canta il salmista.
Ma non è compito facile, anzi è un traguardo.

Vuol dire aver trovato, nel mare degli opposti, un equilibrio: sottile come alito di vento, fragile come bocciolo appena schiuso, leggero come fiocco di neve, come piuma d’angelo lieve …
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